In occasione della quinta edizione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, l’Ambasciata d’Italia a Riad, in collaborazione con il Future Food Institute, ha ospitato il 9 dicembre 2020 una tavola rotonda virtuale tra esperti sul valore culturale del cibo e delle tradizioni culinarie: “Arabia Saudita e Italia: un viaggio tra cibo e cultura”.
L’iniziativa ha coinvolto esperti e professionisti italiani e sauditi con l’obiettivo di condividere strumenti innovativi su come tiscoprire ed esprimere l’identità e patrimonio culturale di un popolo, promuovere un’alimentazione e stili di vita sani, proteggere e sviluppare il settore alimentare e agricolo.
Attenzione specifica è stata data al decimo anniversario del riconoscimento della Dieta Mediterranea quale patrimonio mondiale intangibile dell’umanità da parte dell’UNESCO. La Dieta Mediterranea è un ottimo esempio del valore culturale del cibo e delle tradizioni gastronomiche. Non si limita a rappresentare una specifica tipologia di pietanze o ingredienti, ma esprime competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni diverse – dal rispetto del territorio e della biodiversità, alle modalità con cui il cibo è prodotto, consumato e condiviso a tavola.
La tavola rotonda è stata inaugurata dall’Ambasciatore d’Italia in Arabia Saudita, Roberto Cantone, e moderata dalla Presidente e fondatrice del Future Food Institute, Sara Roversi.
“La Settimana della Cucina Italiana nel mondo ci permette di promuovere il meglio della cucina italiana nel mondo – ha dichiarato l’Amb. Roberto Cantone – ma ci offre anche l’opportunità straordinaria di avviare una conversazione a tutto campo sul cibo: di riflettere su cosa mangiamo e come lo mangiamo, sulle modalità in cui il cibo è prodotto e consumato e sull’impatto che l’alimentazione ha sul benessere delle persone, delle comunità, dell’economia e del pianeta. Si tratta di temi al centro dell’agenda mondiale e cui l’Italia porta avanti con convinzione a livello internazionale, anche nell’ambito della Presidenza del G20 che abbiamo assunto a inizio dicembre, prendendo il testimone dall’Arabia Saudita”.
Sara Roversi ha aggiunto: “Il Future Food Institute è orgoglioso di cooperare con l’Ambasciata d’Italia a Riad per diffondere buone pratiche e casi di studio innovativi italiani e per promuovere il nostro patrimonio culturale. Crediamo fermamente nella cooperazione tra il settore pubblico e privato, che in un’ottica multilaterale, può fare la differenza per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e nel costruire comunità mondiali fiorenti. “Persone, pianeta e prosperità” (le tre priorità dell’agenda della Presidenza italiana del G20) sono al centro del nostro modo di fare dialogo. La tavola rotonda odierna rappresenta un ponte importante per rafforzare rapporti e scambi culturali tra Italia e Arabia Saudita”.
Tra gli intervenuti: Mayada Badr (CEO della Commissione per le Arti Culinarie presso il Ministero della Cultura saudita), Elisabetta Moro (Professore di Antropologia Culturale presso l’Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa” e Co-direttrice del Museo Virtuale della Dieta Mediterranea) e Cesare Mazzetti (Presidente della Fondazione Qualivita, attiva nella promozione e protezione dell’unicità dei prodotti alimentari italiani attraverso le indicazioni geografiche protette).