In una intervista all’Agenzia NOVA, l’Ambasciatore Luca Ferrari descrive i successi ottenuti negli ultimi anni dalle aziende italiane attive nel Regno.
La Linea 3 delle metropolitana di Riad, operata dal consorzio italiano guidato da Salini Impregilo e che vede la partecipazione di Ansaldo Sts, sarà l’unica ad essere completata secondo i tempi previsti e ciò rappresenta un “successo” per l’imprenditoria italiana attiva nel paese. È quanto dichiarato ad “Agenzia Nova” dall’ambasciatore d’Italia in Arabia Saudita, Luca Ferrari, che si dice “molto fiero di questo risultato” in qualità di rappresentante diplomatico italiano. Per l’ambasciatore la puntualità dimostrata dal consorzio ha contribuito a “creare una grande nomea” per le aziende italiane che lavorano al progetto, che è ad oggi il più grande appalto pubblico al mondo per un valore complessivo di 23 miliardi di dollari.
Con oltre 14 miliardi di dollari di spese pianificate nel settore delle infrastrutture e dei trasporti per il 2018, di cui circa 5,60 per il solo sviluppo di strade, porte, ferrovie e altri servizi, l’Arabia Saudita si presenta come uno dei paesi più dinamici nella regione del Medio Oriente e Nord Africa. L’avvio del grande piano di riforme economiche “Vision 2030” tra il 2016 e il 2017 ha reso l’Arabia Saudita una delle economie con il maggiore potenziale di crescita nella regione del Nord Africa e Medio Oriente. In questo contesto, caratterizzato da un’alta concorrenza, le imprese italiane sono tra le più apprezzate per capacità di progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture complesse. A confermare tale visione vi è il contratto pari a 2,9 miliardi di dollari assegnato lo scorso 17 settembre al consorzio Flow guidato da Ansaldo Sts e composto da Ferrovie dello Stato e Alstom Transport per la gestione e la manutenzione delle linee 3, 4, 5 e 6 della metropolitana di Riad. Il contratto è stato ufficialmente firmato l’11 novembre e la quota di Ansaldo è pari a 1 miliardo di dollari.
Intervistato da “Agenzia Nova”, l’ambasciatore, Luca Ferrari, descrive i successi ottenuti negli ultimi anni dalle aziende italiane attive nel comparto delle infrastrutture del regno, citando proprio come esempio la costruzione della metropolitana della capitale Riad e l’assegnazione ad un consorzio guidato da aziende nazionali dell’importante contratto per la manutenzione. L’ambasciatore sottolinea l’impegno della diplomazia italiana nel sostenere il consorzio guidato da Ansaldo “a tutti i livelli”, sia attraverso incontri con le autorità saudite che durante le varie visite nel regno di esponenti del governo italiano. “La loro offerta è stata una delle migliori. Ansaldo Sts e Ferrovie dello Stato si sono fatte un nome molto forte e hanno vinto questa enorme gara”, dichiara l’ambasciatore.
Per quanto riguarda la realizzazione dell’infrastruttura, Ferrari ricorda che vi sono tre consorzi che stanno lavorando alla metropolitana di Riad, giunta ormai nella sua fase finale: il consorzio Anm (ArRiyadh New Mobility) guidato da Salini Impregilo e composto dall’italiana Ansaldo Sts, l’indiana Larsen&Toubro, la saudita Nesma, la canadese Bombardier, la Spagnola Idom e l’australiana WorleyParsons (Australia); il consorzio Bacs guidato dalla statunitense Bechtel e composto dalla saudita Almabani, da Consolidated Contractors Company (Ccc) e dalla tedesca Siemens; il consorzio Fast guidato dalla spagnola Fcc e che include partner come la sudcoreana Samsung C&T, la francese Alstom, dall’olandese Strukton, dalla saudita Freyssinet Saudi Arabia, dalla britannica Atkins, dalla spagnola Typsa e dalla francese Setec. Il diplomatico italiano osserva che la linea affidata al consorzio guidato da Salini è la più lunga, circa 40 chilometri, e complessa per realizzazione. La Linea 3, o “arancione” parte dalla parte ovest della capitale saudita e termina ad est, per un totale di 22 stazioni suddivise in quattro differenti tipologie.
Come sottolinea Ferrari quella operata dal consorzio guidato dalle aziende italiane sarà l’unica “linea metropolitana che verrà inaugurata in tempo”. “Sono molto fiero di questo risultato come ambasciatore d’Italia”, ammette il diplomatico, secondo cui la puntualità dimostrata dal consorzio ha contribuito a “creare una grande nomea” per le aziende italiane che lavorano al progetto, comprese le imprese attive nell’indotto. Il successo della realizzazione delle Linea 3 della metro di Riad ha consentito a Salini Impregilo di ottenere l’assegnazione di importanti contratti nel regno, in particolare quello sottoscritto lo scorso febbraio con la Saudi Arabia National Guard (Sang), relativo alla realizzazione di un progetto di housing e urbanizzazione su larga scala. Il contratto prevede la costruzione di una città con circa 60 mila unità abitative in un’area di 7 milioni di metri quadrati ad est di Riad, oltre alla realizzazione di oltre 160 chilometri di strade principali e secondarie con relativi servizi, di un impianto di trattamento acque reflue e di diversi serbatoi d’acqua elevati e sotterranei.
Per quanto riguarda il recente contratto firmato dal consorzio guidato da Ansaldo Sts formato insieme a Ferrovie dello Stato (consorzio Flow), Ferrari osserva che le gare per l’assegnazione dei lavori di manutenzione sono state aperte nel 2016. Grazie al lavoro di questi anni, sia sul piano diplomatico, che da parte delle aziende nella realizzazione del progetto di costruzione della metropolitana, Ansaldo ed Ferrovie dello Stato, riferisce Ferrari, “si sono fatte un nome molto forte e hanno vinto questa enorme gara” che prevede di far correre la metro e la sua manutenzione per 12 anni. L’ambasciatore Ferrari osserva che dietro alle grandi aziende vi sono una decine di società italiane di medie dimensioni di ingegneristica, costruzione e specializzate nel settore dei trasporti. “Questi consorzi continuano ad operare nel paese e a gareggiare per altri possibili progetti. Naturalmente non è facile, la concorrenza è enorme”, ammette Ferrari, che cita in particolare la forte presenza di aziende cinesi.
Un esempio è il Saudi Land Bridge Project, progettato da ItalFerr, e che consiste in un “ponte di terra” che collega il porto del Mar Rosso di Gedda ad Al Jubail sul Mar Arabico per un totale di 1.300 chilometri e dedicato principalmente al traffico merci. Lo scorso 23 ottobre, a margine della Future Investment Initiative 2018 organizzata a Riad, la Public Transport Authority (Pta) ha firmato un accordo con la China Civil Engineering Construction Corporation (Ccecc) per l’attuazione del progetto Land Bridge. Importanti opportunità, sempre nel settore dei trasporti, derivano dal comparto stradale. Attualmente nel paese sono in corso di realizzazione 23 progetti stradali per un valore totale di 461, 3 milioni di dollari, di questi sette riguardano la modernizzazione della rete nel governatorato della Mecca, mentre altri sei nella capitale Riad. Altri quattro progetti già assegnati riguardano la rete di Assir, mentre altri due la Provincia Orientale. Altri 75 sono invece in fase di progettazione e di assegnazione.