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L’Europa celebra oggi la Giornata Mondiale contro la Pena di Morte. Il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea riaffermano con forza la loro inequivocabile opposizione alla pena capitale

COMUNICATO STAMPA
 560/16
   09/10/2016

 

Dichiarazione congiunta dell’Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini, a nome dell’Unione europea, e del Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjørn Jagland, in occasione della giornata europea e mondiale contro la pena di morte del 10 ottobre 2016.

 

Oggi, in occasione della giornata europea e mondiale contro la pena di morte, il Consiglio d’Europa e l’Unione europea ribadiscono la loro ferma ed inequivocabile opposizione alla pena di morte, sempre e comunque. La pena di morte è incompatibile con la dignità umana. Essa è un atto disumano e degradante, non ha alcun effetto deterrente significativo accertato e comporta che gli errori giudiziari diventino irreversibili e fatali.

L’abolizione della pena di morte è stata per l’Europa un traguardo storico. Oggi è una condizione preliminare per l’adesione al Consiglio d’Europa. Il divieto assoluto della pena di morte, in tutte le circostanze, è sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea invitano tutti gli Stati europei a ratificare i protocolli della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che mirano all’abolizione della pena di morte.

Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea esortano vivamente i leader politici di tutti i paesi europei a garantire il rispetto degli obblighi giuridici e politici derivanti dall’adesione al Consiglio d’Europa e all’Unione europea.

Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea deplorano il continuo ricorso alla pena di morte in Bielorussia, unico paese in Europa che continua ad applicare la pena di morte. Sollecitano con forza le autorità della Bielorussia a commutare le condanne a morte non eseguite ed a fissare immediatamente una moratoria sulle esecuzioni in attesa, come primo passo verso l’abolizione della pena di morte. La moratoria rappresenterebbe un passo decisivo per avvicinare la Bielorussia alle norme giuridiche paneuropee.

Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea accolgono con favore la tendenza globale all’abolizione della pena capitale. Oggi più di due terzi dei paesi del mondo hanno abolito la pena di morte nella normativa o nella pratica. Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea esprimono tuttavia rammarico per il fatto che alcuni paesi nei quali tuttora vige la pena di morte abbiano aumentato le esecuzioni, e alcuni paesi che applicavano una moratoria di fatto delle esecuzioni le abbiano riprese. Entrambe le organizzazioni sono preoccupate in particolare per i casi in cui ciò implica l’esecuzione di minori, in violazione del diritto internazionale. Alcuni paesi continuano ad applicare la pena di morte per reati connessi alla droga, anche in questo caso violando il diritto internazionale.

Nel giugno di quest’anno si è svolto ad Oslo il 6º Congresso mondiale sull’abolizione della pena di morte. Tutti i paesi e le organizzazioni partecipanti hanno espresso sostegno alla richiesta di una moratoria globale sulla pena di morte.

Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea auspicano che, sullo slancio degli impulsi impressi dal Congresso mondiale, aumenti il numero dei paesi favorevoli alla risoluzione relativa a una moratoria sull’uso della pena di morte, che sarà messa ai voti durante la 71ª sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2016.

 

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